Modulo Sci.Veg: Corologia, endemismo, territori floristici. Cause della distribuzione delle piante. Le principali metodologie di rilevamento della vegetazione. Classificazione, dinamismo e cartografia della vegetazione. Cenni allo studio del paesaggio vegetale.
Modulo Cons.Ris.Veg: Nel modulo si illustrano i problemi per la conservazione delle risorse vegetali, cercando di rispondere alle domande: Perché, Cosa, Dove e Come conservare, considerando aspetti di tipo tecnico e di tipo legislativo.
Modulo Sci.Veg: Dispense del corso (pdf delle presentazioni mostrate). Zunino M., Zullini A., 2004 – Biogeografia (2a ed.). CEA, MilanoUbaldi D., 2012 – Guida allo studio della flora e della vegetazione. Clueb, Bologna. Pignatti S. (ed.), 1995 - Ecologia vegetale. UTET, Torino. Alcuni articoli, capitoli di libri e documenti web citati con i riferimenti nelle lezioni.
Modulo Cons.Ris.Veg: Materiale fornito durante il corso. Biondi E., Blasi C. 2010 Manuale Italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE. http://vnr.unipg.it/habitat/index.jsp Blasi C. et al. (Eds.) 2009 A thematic contribution to the National Biodiversity Strategy - Mapping the Important Plant Areas in Italy. Ministry for the Environment Land and Sea Protection Nature Protection Directorate, Palombi & Partner S.r.l., RomeHunter M. L., Jr., Gibbs J. P. 2006 Fundamentals of Conservation Biology, 3rd Edition Wiley-BlackwellIUCN, 2013. Guidelines for using of IUCN Red List Categories and Criteria: Version 6.1. http://app.iucn.org/webfiles/doc/SCC/RedList/RedListGuideline.pdf.Ladle R.J. & Whittaker R.J. 2011 Conservation Biogeography. Wiley-Blackwell.
Obiettivi Formativi
Modulo Sci.Veg: Conoscenze: Concetto di specie in fitogeografia, tassonomia e gruppi di diversità. Corologia, endemismo, vicarianza, territori floristici. Fattori che regolano la distribuzione di specie e comunità vegetali (clima, suolo, ecologia, storia delle flore); flora e vegetazione; forme di vita e forme di crescita dei vegetali; aspetti fisionomici e floristico-ecologici della vegetazione; metodi di studio e classificazione della vegetazione; dinamismo della vegetazione; cenni alla fitosociologia paesaggistica ed all’ecologia del paesaggio; conoscenza dei principali tipi di vegetazione italiana e toscana e dei metodi di rappresentazione cartografica; cenni alla conservazione di piante e habitat. Competenze acquisite: Comprensione dei fenomeni fitogeografici principali (endemismo, vicarianza, relittualità) e dei meccanismi che influenzano la distribuzione di specie e comunità vegetali; comprensione delle dinamiche vegetazionali, della classificazione fitosociologica della vegetazione e del paesaggio vegetale; lettura di documenti cartografici riguardanti la vegetazione; comprensione dei basilari aspetti conservazionistici di habitat e comunità vegetali. Capacità acquisite al termine del corso: Capacità di interpretare il ricoprimento vegetale di un territorio e di leggere documenti cartografici inerenti; capacità di raccogliere dati vegetazionali (di tipo fisionomico, fitosociologico, statistico) sul territorio, analizzarli e interpretarli.
Modulo Cons.Ris.Veg: Conoscenza di come si è evoluto il concetto di conservazione anche in risposta al cambiamento dei maggior paradigmi ecologici Comprensione dei maggiori problemi ai quali vanno incontro le risorse vegetali; Comprensione dei meccanismi che hanno influenzato e/o influenzano la variazione della distribuzione in numero e in area delle specie e delle comunità vegetali; Capacità di individuare le principali connessioni fra le attività umane, le popolazioni locali di specie e gli habitat dove esse vivono; valutare le risorse locali attraverso l’uso di indici; individuare i principali problemi che possono sorgere localmente per la conservazione delle risorse vegetali
Prerequisiti
Modulo Sci.Veg: Insegnamenti contenenti i prerequisiti (vincolanti e/o consigliati) - Corsi raccomandati: Botanica I, Botanica II, Laboratorio di ecologia vegetale, Ecologia.
Modulo Cons.Ris.Veg: Corsi raccomandati: Botanica, Ecologia, Scienza della Vegetazione
Metodi Didattici
Modulo Sci.Veg: Numero di ore totali del corso: 150 (= 6 x 25). Numero di ore per studio personale e altre attività formative di tipo individuale: 90. Numero di ore relative alle attività in aula: 35. Numero di ore relative ad attività di esercitazioni (in laboratorio e in campo): 25.
Modulo Cons.Ris.Veg: Lezioni frontaliSeminariEsercitazioni fuori sede
Altre Informazioni
Frequenza delle lezioni ed esercitazioni: non obbligatoria ma raccomandata.
Modalità di verifica apprendimento
Modulo Sci.Veg: Esame orale con possibile interpretazione e commento di tabelle e/o carte vegetazionali.
Modulo Cons.Ris.Veg: Lavoro di gruppo circa una problematica che riguarda la gestione delle risorse vegetali di un sito sede dell’esercitazione. Lo svolgimento si questa parte si attuerà attraverso la realizzazione di una presentazione. Valutazione singola attraverso discussione delle problematiche emerse.
Programma del corso
MModulo Sci.Veg: Introduzione storica. La specie in fitogeografia, tassonomia e gruppi di diversità. Corologia, studio degli areali, areale generale e area occupata, endemismo, classificazioni dell’endemismo, vicarianza, territori floristici. I regni floristici di Takhtajan e Cox. Concetti di Flora e di Vegetazione. Cause della distribuzione delle piante. Zone e piani di vegetazione. La storia della flora europea fino al post-glaciale. Caratteri fisionomici, strutturali e floristici della vegetazione. La fisionomia della vegetazione e il concetto di formazione vegetale. Descrizione dei principali tipi di vegetazione italiana con particolare riferimento alla vegetazione regionale toscana. Le principali metodologie di rilevamento della vegetazione. L’approccio floristico-ecologico, il concetto di associazione vegetale e la fitosociologia. Cenni ai metodi di classificazione ed ordinamento di dati fitosociologici. La classificazione sintassonomica e le principali classi di vegetazione italiana. La cartografia vegetazionale. L’importanza della vegetazione nella definizione degli habitat di importanza conservazionistica. Cenni ad aspetti conservazionistici relativi a specie e comunità vegetali. Cenni all’approccio statistico rigoroso per lo studio della vegetazione. Dinamismo della vegetazione (teorie di Clements, Gleason, Tansley, del mosaico fluido; successioni; vegetazione potenziale naturale, climax statico e dinamico). Il paesaggio vegetale: cenni storici, definizione e limiti. Lo studio fitosociologico del paesaggio vegetale: Sinfitosociologia e Geosinfitosociologia. Elementi di base e metodi dell’ecologia del paesaggio: macchie, corridoi, matrici; scala, grana, estensione; configurazione del paesaggio e biodiversità.
Modulo Cons.Ris.Veg: Introduzione sui problemi della Biosfera con particolare riferimento alla parte vegetale. Inquinamento atmosferico e vegetali. Cambiamenti climatici. Lo sfruttamento delle foreste equatoriali. Le specie esotiche e le invasioni biologiche di alieni. Perché conservare. I valori della Natura con particolare riferimento ai valori della componente vegetale. Valori di mercato e non di mercato. La Biodiversità: problemi nell’applicazione del termine. La conservazione come scienza delle scelte. Dalla protezione alla conservazione e alla gestione delle risorse vegetali. Cosa conservare, Dove conservare e Come conservare: i tre principali quesiti a cui cerca di rispondere la Scienza della Conservazione. Specie (popolazioni), habitat, paesaggi: tre livelli gerarchici della Natura verso i quali dirigere le attenzioni. Le specie rare e le specie vulnerabili: coincidenze e differenze. Alcune scale di vulnerabilità. Le Categorie IUCN. Le liste Rosse. Problemi nell’applicazione dei parametri richiesti dalla IUCN. Alcuni esempi per le specie vegetali. Gli habitat: concetti e problemi. Gli habitat meritevoli di conservazione secondo la Direttiva Habitat. La posizione della CEE e della Regione Toscana: due esempi di scelte di cosa e dove conservare. I problemi del come conservare. Rapporti fra “tecnica e scienza della conservazione”. I paesaggi "rossi del Mediterraneo". Ager-saltus-sylva e dehesa-montado. α-, β- e γ- diversità e i due modelli di gestione.