I contenuti del corso mirano a individuare i problemi che emergono a varie scale spazio-temporali per la conservazione delle risorse vegetali (Perche’ Conservare).
Si cerchera’ di rispondere alle tre principali domande della conservazione: Cosa Conservare, Dove conservare, Come conservare. Particolare risalto verra’ dato agli aspetti riguardanti la Direttiva 92/43 CEE.
Biondi E., Blasi C. 2010 Manuale Italiano di interpretazione degli habitat della Direttiva 92/43/CEE. http://vnr.unipg.it/habitat/index.jsp
Blasi C. et al. (Eds.) 2009 A thematic contribution to the National Biodiversity Strategy - Mapping the Important Plant Areas in Italy. Ministry for the Environment Land and Sea Protection Nature Protection Directorate, Palombi & Partner S.r.l., Rome
Hunter M. L., Jr., Gibbs J. P. 2006 Fundamentals of Conservation Biology, 3rd Edition Wiley-Blackwell
Primack R.B. & Carotenuto L. 2003 Conservazione della Natura. Zanichelli, Bologna.
Blondel, J., Aronson, J., Bodiou, J. Y., & Boeuf, G. 2010. The Mediterranean Region. Biological Diversity in Space and Time (2nd ed.). Oxford: Oxford University Press
Rossi R. & Vos W. 1993 Criteria for the identification of a Red List of Mediterranean landscapes: three examples in Tuscany. Landscape and Urban Planning, 24: 233-239.
Obiettivi Formativi
Conoscenza di come si è evoluto il concetto di conservazione anche in risposta al cambiamento dei maggior paradigmi ecologici
Comprensione dei maggiori problemi ai quali vanno incontro le risorse vegetali; Comprensione dei meccanismi che hanno influenzato e/o influenzano la variazione della distribuzione in numero e in area delle specie e delle comunità vegetali;
Capacità di individuare le principali connessioni fra le attività umane, le popolazioni locali di specie e gli habitat dove esse vivono; valutare le risorse locali attraverso l’uso di indici; individuare i principali problemi che possono sorgere localmente per la conservazione delle risorse vegetali
Prerequisiti
Insegnamenti contenenti i prerequisiti (vincolanti e/o consigliati)
Corsi raccomandati: Botanica, Ecologia, Scienza della Vegetazione
Metodi Didattici
Lezioni frontali
Seminari
Esercitazioni fuori sede
Altre Informazioni
Frequenza delle lezioni ed esercitazioni:
non obbligatoria ma raccomandata
Modalità di verifica apprendimento
Lavoro di gruppo sulle problematiche circa la gestione delle risorse vegetali del sito sede esercitazione. Lo svolgimento si questa parte sarà’ attraverso la realizzazione di una presentazione. Valutazione singola attraverso discussione delle problematiche emerse nella presentazione. Nel caso di studenti non-frequentanti attraverso discussione delle problematiche presenti nel programma del corso.
Programma del corso
Introduzione sui problemi della Biosfera con particolare riferimento alla parte vegetale. Inquinamento atmosferico e vegetali. Cambiamenti climatici. Lo sfruttamento delle foreste equatoriali. Le specie esotiche e le invasioni biologiche di alieni. Perche conservare. I valori della Natura con particolare riferimento ai valori della componente vegetale. Valori di mercato e non di mercato. La Biodiversità: problemi nell’applicazione del termine. La conservazione come scienza delle scelte. Dalla protezione alla conservazione e alla gestione delle risorse vegetali. Cosa conservare, dove conservare e Come conservare: i tre principali quesiti che cerca di rispondere la Scienza della Conservazione. Specie (popolazioni), habitat, paesaggi: tre livelli gerarchici della Natura verso i quali dirigere le attenzioni. Le specie rare e le specie vulnerabili: coincidenze e differenze. Alcune scale di vulnerabilità. Le Categorie IUCN. Le liste Rosse. Problemi nell’applicazione dei parametri richiesti dalla IUCN. Alcuni esempi per le specie vegetali. Gli habitat: concetti e problemi. Gli meritevoli di conservazione secondo la Direttiva Habitat. La posizione della CEE e della Regione Toscana: due esempi di scelte di cosa e dove conservare. I problemi del come conservare. Rapporti fra “tecnica e scienza delle conservazione”. I paesaggi "rossi de Mediterraneo". Ager-saltus-sylva e dehesa-montado. α-, β- e γ- diversità e i due modelli di gestione.